Dopotutto la solitudine non è male nella grande città

Uno dei vantaggi di aumentare di età è che la solitudine non spaventa più.

A volte tranquillizza.

C’è il tempo per fare quello che ci piace, dopo il lavoro.

L’importante è stare bene con sé stessi.

Conosci te stesso, disse qualcuno tanto tempo fa, se stai bene con te stesso starai bene anche con gli altri, ma anche se non stai bene con gli altri stai bene con te stesso. Magari per le donne è diverso.

Una passeggiata a guardare la gente, nella città tentacolare, poi tornerò al mio appartamento all’ottavo piano, questa sera vorrei ascoltare un nuovo album che ho acquistato on line ieri.

Mi siedo nel locale al piano terra di un grande palazzo, protetto dal vetro, ed osservo le persone che si affannano, correndo attraverso alla abbondante pioggia che allaga la strada, alla ricerca di un’automobile con autista a noleggio che li porti chissà dove, forse non lo sanno neanche loro.

Nessuno di noi lo sa.

Quant’è caldo, profumato e buono questo caffè.

Mi ricordo di quella canzone, Solitude Standing di Suzanne Vega, una morbida sensazione di pacifica tristezza scorre al di fuori di me, sparisce nella pioggia dopo un istante.

Io ed il caffè ci teniamo compagnia, e poi la ragazza che mi ha servito il caffé è proprio bella, ha gli occhi di un blu virante al viola.

Lascia un commento